Architetto Francesco D'Ercole

Lapides cordaque micant

Casa V. in dimora storica - Lecce

Siamo in uno dei più scenografici palazzi del centro storico di Lecce. Di origini settecentesche, appartenuto ad un vescovo e a varie famiglie aristocratiche, finisce alla fine del XIX° secolo in proprietà ad un ricco commerciante di stoffe di origini napoletane. Rimasto incompleto nel progetto del 1740 circa, per la morte del proprietario durante i lavori di ricostruzione, il nuovo proprietario decide di terminarlo rispettando l’originaria ricca decorazione settecentesca che fa da ispirazione ad un’opera di ampliamento e sopraelevazione. Il coraggioso progetto prevede anche la costruzione di un secondo piano coperto da solai in putrelle ferro: si realizzano così tre vasti appartamenti, luminosissimi e con una vista invidiabile su tutto il centro storico grazie alla notevole altezza raggiunta dall’edificio rispetto a quelli circostanti. Infatti il palazzo oltre al piano terra e al piano nobile ha anche tra questi due un ulteriore piano ammezzato: per cui il nuovo livello realizzato trova ad essere un terzo piano, cosa assai rara nel centro storico. Il progetto ha interessato uno dei tre appartamenti del secondo piano oggi di proprietà di una giovane coppia, storica dell’arte lei, scrittore di film e documentari lui, (alle loro creative personalità si devono anche molte scelte negli arredi): i pregi che si sono voluti valorizzare durante i lavori sono la luminosità, gli infissi in legno originari, i pavimenti in cemento colorato caratteristici dell’epoca. Per il resto l’appartamento aveva pessime condizioni igienico sanitarie in quanto non abitato da alcuni decenni. È stato necessario consolidare il solaio dell’ingresso, ammalorato dalle infiltrazioni, demolire e ricostruire il solaio della stanza sottoposta alla ex cucina, dividere il lungo ingresso in due zone separate da una parete libreria per ricavare un disimpegno per la zona notte e la cucina. La distribuzione interna è stata modificata per ricavare dei bagni (ne era presente soltanto uno), e mettere a norma gli impianti. Resta una zona giorno di rappresentanza molto luminosa, affacciata sul centro storico con tre balconi, costituita da una “infilata” di tre stanze in facciata dedicate allo studio, al salotto e al pranzo.

Tavole progetto

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Prima dei Lavori

Durante i Lavori

Fine dei Lavori